CBD uso terapeutico

CBD uso terapeutico: Studio

Cannabis terapeutica: percezione ed effetti in Italia

Dal 2017 l’uso della cannabis (CBD) per scopi medici è diventata una delle possibili terapie a cui gli italiani possono fare affidamento. Gli italiani hanno effettivamente mostrato negli ultimi anni un forte interesse verso la canapa medica, come si riscontra dalle tendenze di ricerca sul web. Da un sondaggio demoscopico condotto da BEM Research per Eusphera emerge come ben il 66% dei residenti in Italia ritenga la cannabis utile per affrontare diverse patologie, come ansia e depressione ma anche malattie più gravi. Mediamente per ogni utilizzatore di cannabis medica si può stimare un miglioramento nel benessere fisico/psichico di 1-2 ore lavorative a settimana.

L’impatto complessivo sull’economia italiana derivante dai benefici connessi con l’utilizzo della cannabis terapeutica è stimabile tra i 4,6 e i 9,4 miliardi di euro su base annua. Il Parlamento Italiano a dicembre 2017 ha deciso di consentire l’utilizzo della cannabis per finalità terapeutiche

1 . Dopo un lungo dibattito anche nel nostro paese è quindi possibile curarsi utilizzando la canapa. Diverse sono infatti le evidenze scientifiche che individuano nelle infiorescenze di questa pianta molteplici applicazioni in campo farmacologico e terapeutico

CBD Shop Eusphera

2 . Il legislatore italiano ha ritenuto quindi opportuno normare l’ambito di utilizzo della cannabis al fine di consentire a soggetti affetti da determinate patologie, anche gravi, di accedere ad una possibile terapia validata dalle ricerche mediche. La decisione di legiferare sull’uso della canapa medica nasce anche dal grande interesse che questo tema ha riscontrato negli ultimi anni in Italia.

Tra i principali paesi europei l’Italia è infatti quello in cui si riscontra il maggiore interesse verso la cannabis ad uso terapeutico. Guardando alle tendenze di ricerca su Google.it di termini connessi con “cannabis medica”, come ad esempio cannabis uso terapeutico, marijuana terapeutica, cannabis curativa, erba medica, canapa, ecc., si osserva una forte crescita delle ricerche degli utenti in tutta Europa nel periodo compreso tra il 2011 e il terzo trimestre del 2018 (grafico 1).

L’Italia è il paese che ha visto crescere in modo più intenso l’interesse degli internauti, soprattutto a partire dal 2014, quando è iniziato il dibattito interno sulla possibilità di legalizzare l’uso per finalità terapeutiche. Francia, Germania e Spagna hanno visto aumentare l’interesse verso la cannabis medica, ma con un’intensità di circa la metà rispetto a quella italiana.

1 Legge n. 172 del 4 dicembre 2017. 2 Si veda ad esempio Baron, E. P. (2018), Medicinal properties of cannabinoids, terpenes, and flavonoids in cannabis, and benefits in migraine, headache, and pain: an update on current evidence and cannabis science. Headache: The Journal of Head and Face Pain, 58(7), 1139-1186, e Aran, A., Cassuto, H., Lubotzky, A., Wattad, N., & Hazan, E. (2018), Brief Report: Cannabidiol-Rich Cannabis in Children with Autism Spectrum Disorder and Severe Behavioral Problems—A Retrospective Feasibility Study. Journal of autism and developmental disorders, 1-5.

Osservando la ripartizione per macroarea geografica si rileva che nord, centro e mezzogiorno d’Italia hanno tutte una tendenza crescente sull’argomento cannabis terapeutica (grafico 2). Concentrandosi sul periodo più recente, il terzo trimestre 2018, si evidenzia comunque una maggiore frequenza di ricerche nel centro, seguito dal nord. Il sud risulta invece più distanziato.

Grafico 1. Europa: dinamica delle ricerche sul web relative all’argomento “cannabis medica”

CBD medica ricerche web

Grafico 2. Italia: dinamica delle ricerche sul web relative all’argomento “cannabis medica” (100 = frequenza ricerche in Italia nel primo trimestre 2011)

CBD medica ricerche web

 

In termini dinamici, le regioni che hanno evidenziato ad ottobre 2018 la maggiore crescita su base annua nella frequenza di ricerche sul tema cannabis medica sono Abruzzo e Sicilia, seguite da Veneto e Lombardia (tabella 1). Rispetto a cinque anni prima è invece la Calabria ad evidenziare l’aumento più alto in termini di tendenza di ricerche.

Cannabis medica: ricerca per regione

 

Sondaggio demoscopico su percezione e utilizzo della cannabis terapeutica

Per approfondire quale sia la percezione dell’utilità della cannabis terapeutica, il suo utilizzo e i benefici avvertiti, BEM Research ed Eusphera hanno condotto un’indagine demoscopica attraverso Google Consumer Surveys3 . Il sondaggio ha riguardato un campione di 1000 utenti. Le risposte sono state fornite tra il 7 e l’8 novembre 2018 4 . Agli intervistati sono stati presentati tre quesiti specifici su cannabis e i trattamenti alternativi rispetto ai farmaci tradizionali5 .

Domanda 1: Qual è l’affermazione per te più vera tra le seguenti:

  • la cannabis riduce ansia/stress/depressione
  • la crema viso cannabis combatte le rughe
  • la cannabis aiuta a curare malattie gravi o
  • la cannabis dà altri benefici non specificati
  • la cannabis non dà benefici / non so

Domanda 2: Quali di questi trattamenti alternativi rispetto ai farmaci tradizionali utilizzi di più per curarti?

  • Omeopatia
  • Agopuntura
  • Erbe terapeutiche
  • Altri trattamenti o Nessuno, utilizzo solo farmaci tradizionali

Domanda 3: Quante ore nell’arco di una settimana ritieni che i trattamenti alternativi rispetto ai farmaci tradizionali abbiano migliorato il tuo benessere fisico e/o psichico?

  • 1 ora
  • 2 ore
  • Da 3 a 5 ore
  • Da 6 a 10 ore
  • Più di 10 ore
  • Non ho avuto benefici pur utilizzandoli
  • Non l’ho utilizzati / non so

3 Google Consumer Surveys propone questionari tramite Google Opinion Rewards, un’app per dispositivi mobili. Gli utenti rispondono alle domande in cambio di crediti per libri, musica e app e rispondono a domande di carattere demografico quando scaricano l’app per la prima volta. Sesso, età e località geografica dell’utente vengono ricavate da Google Consumer Surveys in base alla cronologia di navigazione anonima e all’indirizzo IP. Per maggiori informazioni: goo.gl/5COc9N. 4 La popolazione residente di riferimento, ovvero di età compresa tra i 18 e i 74 anni, è pari, secondo i dati Istat relativi a gennaio 2018, a 43,7 milioni di abitanti. Il margine di errore del sondaggio è pari a 3% con un intervallo di confidenza del 95%. 5 Nell’elaborare i risultati sono state eliminate le indicazioni di quegli utenti che hanno dato risposte incongruenti tra le domande e quelli che hanno impiegato un tempo complessivo inferiore ai 20 secondi per rispondere. Così facendo il campione si è ridotto a 832 osservazioni. Le frequenze di risposta riportate nella presente analisi sono state ponderate per i pesi campionari.

La popolazione residente di riferimento, ovvero di età compresa tra i 18 e i 74 anni, è pari, secondo i dati Istat relativi a gennaio 2018, a 43,7 milioni di abitanti. Il margine di errore del sondaggio è pari a 3% con un intervallo di confidenza del 95%. 5 Nell’elaborare i risultati sono state eliminate le indicazioni di quegli utenti che hanno dato risposte incongruenti tra le domande e quelli che hanno impiegato un tempo complessivo inferiore ai 20 secondi per rispondere. Così facendo il campione si è ridotto a 832 osservazioni.

Le frequenze di risposta riportate nella presente analisi sono state ponderate per i pesi campionari. Cannabis terapeutica: percezione ed effetti in Italia BEM Research – Eusphera Oltre alle tre domande specifiche sull’argomento di interesse sono state presentate agli intervistati altre tre domande al fine di segmentare meglio il campione. Nello specifico è stata chiesta professione (possibili risposte operaio, impiegato, medico, imprenditore/dirigente, altro autonomo, pensionato, disoccupato/non occupato), titolo di studio (licenza elementare o inferiore, licenza media inferiore, licenza media superiore, laurea/post-laurea, non rispondo/non so) e reddito mensile netto (tra €0 e €500, tra €501 e €1000, tra €1001 e €1500, tra €1501 e €2500, oltre €2500 euro, non rispondo/non so).

Oltre alle sei domande la prassi di Google Consumer Surveys per la tipologia di sondaggio proposto è quella di chiedere agli utenti la disponibilità a rispondere a domande inerenti alle proprie condizioni salutari e cliniche, risposte che poi Google assocerà ai singoli account. Agli utenti che hanno risposto no a questa prima domanda non sono state presentate i successivi 6 quesiti6 .

Va evidenziato che la versione originaria delle domande 2 e 3 conteneva un riferimento esplicito alla cannabis terapeutica. Su richiesta vincolante di Google Consumer Surveys è stato necessario modificare questi due quesiti 7 . Gli amministratori delle Consumer Surveys hanno infatti ritenuto che la domanda riguardasse l’utilizzo di droghe, violando in tal modo le linee guida di Google che impediscono di fare domande sull’uso di stupefacenti, sugli orientamenti sessuali e religiosi. Nonostante la nostra argomentazione sul fatto che la cannabis a scopo terapeutico sia del tutto legale in Italia, Google si è comunque rifiutato di procedere con la versione originaria del questionario. Questo approccio evidenzia probabilmente dei preconcetti del gigante di Mountain View verso la canapa.

 

Grafico 3. Percezione sui benefici della cannabis ad uso terapeutico (percentuale di rispondenti)

Percezione benefici Cannabis

Questi preconcetti non sembrano invece esistere tra gli intervistati. Dalla survey emerge infatti che il 66% dei rispondenti ritiene che l’utilizzo della cannabis comporti dei benefici; solo un terzo circa degli intervistati non ritiene invece che la canapa abbia effetti benefici o non si è formato un’opinione al riguardo (grafico 3). Per gli intervistati il beneficio maggiore offerto dalla canapa medica è la riduzione di ansia, stress e depressione (37% dei rispondenti), seguito dall’aiuto per la cura delle malattie gravi (20%), da altri benefici non specificati (8%) e in misura residuale al contrasto nella formazione delle rughe (1%). Guardando alla ripartizione per sesso, età e area geografica di residenza si riscontrano ulteriori interessanti informazioni circa l’utilità percepita della cannabis medica (grafico 4). Le differenze in termini di genere dei rispondenti sono sufficientemente contenute: la fiducia nei benefici della canapa è leggermente più alta negli uomini (68%), rispetto alle donne (64%).

 

Grafico 4. Percezione sui benefici della cannabis ad uso terapeutico. Dettaglio per sesso, età e macroarea geografica di residenza (percentuale di rispondenti) 

Percezione Cannabis uso terapeutico

Dalla classificazione per età dei rispondenti si riscontrano invece delle differenze più marcate. Al diminuire dell’età aumenta infatti la percezione positiva sui benefici della cannabis. I

soggetti con età compresa tra 18 e 24 anni sono quelli più fiduciosi (83%), seguono quelli di età tra i 25 e i 34 anni (79%) e tra i 35 e i 44 anni (65%). Al di sotto della media generale è la percezione dei benefici per i soggetti di età compresa tra 45 e 54 anni (57%), tra 55 e 64 anni (55%) e gli ultrasessantacinquenni (52%). 

La macroarea geografica dove si riscontra la più alta percezione sui benefici della cannabis medica è il mezzogiorno (71%). Non molto diverso è comunque il giudizio al centro (65%) e al nord (64%). 

Nel dettaglio per regione di residenza, in cima alla classifica tra chi ritiene benefico l’utilizzo della canapa medica c’è la Sardegna (79,8%), seguita da Abruzzo (74,9%), Puglia e Basilicata (74,7%), Liguria (73,5%) e Friuli-Venezia Giulia (70,3%; grafico 5). Maggiore scetticismo si riscontra in Trentino-Alto Adige (42,6%), Toscana (57,7%) e Piemonte e Valle d’Aosta (59,3%). 

Grafico 5. Percezione sui benefici della cannabis ad uso terapeutico. Dettaglio per regione di residenza (percentuale di rispondenti) 

Percezione benefici Cannabis per regione

Tra i soggetti attivi nel mercato del lavoro, così come tra i disoccupati, non si riscontrano differenze di rilievo sulla percezione dei vantaggi derivanti dalla cannabis medica (grafico 6). Dirigenti e imprenditori sono quelli con la più alta fiducia nei benefici della canapa terapeutica (72%), seguiti da disoccupati (71%) e altri autonomi (70%). Leggermente più distanziati medici (68%), operai (66%) e impiegati (65%). A conferma dell’evidenza riportata in precedenza sulla riduzione della percezione dell’utilità della cannabis medica all’aumentare dell’età anagrafica dei rispondenti, si osserva che i pensionati sono l’unica categoria in cui gli scettici superano chi è confidente verso gli effetti della canapa terapeutica (53% contro 47%). 

I rispondenti di classe reddituale media, ovvero con entrate nette mensili comprese tra 500 e 1.500 euro, sono quelli che hanno una più alta percezione sui benefici della canapa medica (72%). Più basso il livello nei soggetti con redditi netti superiori a 1.500 euro (65%) e quelli con reddito inferiore ai 500 euro (62%). 

 

Grafico 6. Percezione sui benefici della cannabis ad uso terapeutico. Dettaglio per professione, titolo di studio e reddito (percentuale di rispondenti) 

Benefici Cannabis Suddivisione per reddito

Analizzando le risposte al secondo quesito, ovvero la tipologia più diffusa di trattamento alternativo rispetto ai farmaci tradizionali, si osserva la prevalenza delle erbe terapeutiche, categoria di cui fa parte anche la canapa8, con il 18% (grafico 7). Segue l’omeopatia con il 17%. Più distanziati altre tipologie di trattamento (7%) e agopuntura (1%). 

Nel complesso, i trattamenti alternativi sono utilizzati dal 44% degli intervistati, mentre il 56% fa solo uso di farmaci tradizionali. 

Grafico 7. Utilizzo di trattamenti alternativi rispetto ai farmaci tradizionali (percentuale di rispondenti) 

Utilizzo trattamenti alternativi rispetto a farmaci

Dal dettaglio per le caratteristiche socio-demografiche dei rispondenti (tabella 2), si rileva che usano di più le erbe terapeutiche: 

– le donne (20,8%) rispetto agli uomini (16,5%); 

– chi ha un’età compresa tra i 25 e i 34 anni (24,4%); 

– i residenti al sud (23,3%); 

– chi ha un titolo di studio medio alto (19,3 per chi ha la licenza media superiore, 18,9% per chi ha laurea o titolo superiore); 

– i medici (24,9%); 

– chi ha un reddito netto mensile compreso tra i 500 e 1.500 euro (24,4%). 

Non avendo potuto presentare una domanda diretta sull’utilizzo della cannabis terapeutica, come detto in precedenza, abbiamo stimato questa informazione considerando nell’ambito degli utilizzatori delle erbe terapeutiche quelli che ritengono che la canapa medica abbia effetti benefici sulla salute. In questo sottogruppo di intervistati la percezione sui benefici della cannabis terapeutica è particolarmente elevata: 81,4% nel complesso, con un picco del 96% tra i soggetti giovani e il livello più basso tra coloro che hanno un titolo di studio inferiore alla licenza media superiore (57,7%). 

Nel complesso si può stimare pari al 15% gli utilizzatori in Italia di canapa medica, pari a circa 5 milioni di residenti. 

L’identikit di questi soggetti è il seguente: 

– in prevalenza donne (16,6%; 13,7% gli uomini); 

– di età compresa tra i 25 e i 34 anni (22,9%); 

– residenti nel mezzogiorno (19,8%); 

– con titolo di studio elevato (16,4%; 7,9% per quelli con basso livello di titolo di studio); 

– lavoratori autonomi (21,2%), e in secondo luogo medici (19,2%); 

– con reddito netto mensile compreso tra i 500 e i 1.500 euro (20,9%). 

Tabella 2. Utilizzo di trattamenti alternativi rispetto ai farmaci tradizionali e stima dell’uso di cannabis terapeutica (percentuale di rispondenti) 

 

Utilizzo trattamenti alternativi rispetto a farmaci

Stima d’impatto economico derivante dall’utilizzo di cannabis terapeutica 

In questo paragrafo sono riportate alcune elaborazioni volte a stimare l’impatto economico dell’utilizzo della canapa medica. Attraverso la terza domanda del questionario è infatti possibile stimare quante giornate lavorative gli utilizzatori di canapa medica hanno potuto “risparmiare”. 

Circa il 40% degli intervistati tra quelli che si stimano utilizzare la cannabis terapeutica come principale trattamento alternativo ai farmaci tradizionali ha indicato un miglioramento del benessere fisico/psichico nell’arco di una settimana compreso tra i 60 e 120 minuti (grafico 8). Elevata è anche la quota di chi ha risposto tra le 3 e le 5 ore settimanali (39%), mentre sono l’11% coloro che hanno risposto tra 6 e 10 ore e 9% chi ha segnalato un effetto benefico superiore a 10 ore. 

Grafico 8. Ore settimanali di miglioramento del benessere fisico/psichico ottenute grazie all’utilizzo stimato di cannabis terapeutica (percentuale di rispondenti) 

Ore settimanali miglioramento psico fisico

Escludendo dall’analisi i soggetti non attivi sul mercato del lavoro, ovvero disoccupati e pensionati, si può stimare tra 5 e 10 milioni9 circa le ore di lavoro risparmiate dagli occupati grazie all’effetto benefico percepito a fronte dell’utilizzo di cannabis medica. L’uso della canapa per finalità terapeutiche ha infatti evitato la richiesta di un periodo di malattia, o comunque ha migliorato la capacità produttiva. Mediamente per ogni utilizzatore di cannabis medica si può stimare un miglioramento nel benessere fisico/psichico tra i 60 e 120 minuti lavorativi a settimana. 

In termini economici, l’impatto complessivo sull’economia italiana10 derivante dai benefici connessi con l’utilizzo della cannabis terapeutica è stimabile tra i 4,6 e i 9,4 miliardi di euro su base annua. 

10 L’impatto economico è stato ottenuto attraverso una procedura che ha previsto la stima delle seguenti grandezze ripartite per ogni classe di età dei rispondenti: 

  1. a) reddito mensile medio, al lordo delle imposte e dei contributi. La stima di questi redditi è stata ottenuta sulla base dei dati Banca d’Italia sui bilanci delle famiglie italiane diffusa a marzo 2018. Nello specifico il reddito lordo annuo è stimabile pari a 25 mila euro per i soggetti più giovani e a 55 mila euro circa per i soggetti di età compresa tra i 35 e i 54 anni; 
  2. b) numero di ore mediamente lavorate al giorno. Per la stima di questa variabile si è in primo luogo fatto riferimento al dato Istat circa il numero medio di ore lavorate dai lavorati dipendenti, pari secondo gli ultimi dati disponibili a oltre 1.700 ore su base annua (mediamente 6,9 ore per giorno lavorativo). Considerando un orario di lavoro per i lavoratori autonomi di circa il 20% superiore rispetto ai lavoratori dipendenti, e posto che nel complesso i lavoratori autonomi sono circa un terzo del totale, è possibile stimare il numero medio di ore lavoratore da tutti i dipendenti. Nello specifico, i lavoratori più giovani risultano lavorare circa 5 ore al giorno, quelli tra 35 e 64 anni poco più di 7 ore; 
  3. c) reddito lordo orario medio. Sulla base dei due punti precedenti risulta un reddito lordo orario compreso tra i 20 euro dei lavoratori più giovani e i 30 euro circa tra quelli di età compresa tra 35 e 54 anni; 
  4. d) impatto economico. Il valore stimato al punto c) è stato moltiplicato per il numero di ore “risparmiate” grazie all’utilizzo della 

Considerando il bacino di potenziali utilizzatori di canapa medica, ovvero quei soggetti che nel questionario hanno risposto di non curarsi esclusivamente con farmaci tradizionali e di ritenere che la cannabis terapeutica apporti dei benefici, la stima sale tra gli 11,1 e 22,6 miliardi di euro. 

CBD Shop Eusphera


Articolo scritto da Cecilia Pinchera

Cecilia Pinchera

Biologa molecolare, laureata in Scienze Biologiche e successivamente in Genetica e Biologia Molecolare. Durante la laurea magistrale ha svolto attività di ricerca nel campo della neurofisiopatologia, occupandosi, in particolare, della SLA e dei suoi meccanismi neurodegenerativi e fisiopatologici. Dal 2022 collabora con Eusphera, un'azienda nutraceutica pioniera nella lavorazione e produzione di cannabidiolo e altri fitocannabinoidi con attività non psicotropa in Europa.

Si ricorda che allo stato il CBD è una sostanza farmacologicamente attiva (“API”) non psicotropa presente, peraltro, nel medicinale “Epidiolex” autorizzato dalla EMA (che consiste in un olio con CBD al 10% estratto da infiorescenze di cannabis sativa L.).  Le composizioni contenenti ad uso orale CBD possono inoltre essere allestiti in farmacie mediante preparazioni galeniche secondo le procedure previste dalla monografia presente nella farmacopea tedesca e secondo i dettami dell’art. 5 della L. n. 94/1998 (cd. “Legge Di Bella”).

Ai sensi del D.M. Min. Salute del 7.08.2023 le composizioni per somministrazione ad uso orale di CBD ottenuto da estratti di cannabis sono inseriti nella tabella dei medicinali, sezione B, di cui al DPR 309/1990. Al contempo, al pari di altre sostanza farmacologicamente attive (glicerina, bromelina, acido azelaico ecc.), il Cannabidiolo può anche essere impiegato come ingrediente nella formulazione di prodotti cosmetici, dal momento che, pur avendo effetti sul corpo, questi non incidono in maniera significativa nei processi biochimici umani. Il Cannabidiolo, infatti, è ammesso dal Reg. (CE) n. 1223/2009 come ingrediente cosmetico sia di produzione sintetica che di origine naturale purchè estratto da parti non vietate della pianta di cannabis sativa L. dalla Single Convention on Narcotic Drugs.

Tutti i prodotti commercializzati da Eusphera e presenti in questo sito sono integratori alimentari conformi alla normativa vigente o prodotti cosmetici ad uso topico esterno nei quali sono stati impiegati ingredienti conformi alla vigente normativa in materia cosmetica. Tali prodotti NON sono medicinali

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *